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notizie

Così i microrganismi hanno modellato l’evoluzione umana

Dimenticate i grandi eroi, o la presunzione che ci siano uomini e donne motrici del corso della Storia. Insomma, “lasciate ogni speranza voi che leggete”, si potrebbe scrivere prendendo in prestito, modificandole un po’, le parole del Sommo poeta, Dante. Il percorso evolutivo che ha portato [...]Leggi tutto »

I Nobel nelle aree scientifiche: una questione solo fra uomini

Stoccolma, abbiamo avuto un problema. Si potrebbe parafrasare così la celeberrima frase pronunciata da Jack Swigert, pilota della sfortunata missione lunare Apollo 13 il 13 aprile del 1970, per segnalare quanto, nell’assegnazione dei premi Nobel, la parità di genere sia ancora una lontanissima [...]Leggi tutto »

In forte crescita la PrEP,
terapia preventiva anti-HIV

I mesi estivi hanno portato significativi sviluppi, in Svizzera, sul fronte della lotta al virus HIV: da luglio, infatti, l’assicurazione malattie obbligatoria si è assunta i costi legati all’HIV-PrEP (Profilassi Pre-Esposizione), un trattamento preventivo per ridurre il rischio di contrarre [...]Leggi tutto »

Diabete di tipo 1, funziona autotrapianto di staminali

Per ora si tratta di un unico caso, una ragazza di 25 anni. E, come sempre, un solo paziente costituisce più che altro una speranza, e quella che in inglese si chiama proof of concept, cioè prova del fatto che l’idea di fondo non è sbagliata. Ma il caso della giovane alla quale sono state [...]Leggi tutto »

L’Alzheimer si può prevenire modificando gli stili di vita

Negli ultimi trent’anni la ricerca ha permesso di fare passi in avanti molto rilevanti per curare alcune delle patologie più diffuse e in crescita, come quelle cardiovascolari e quelle oncologiche. Lo stesso non è accaduto nel caso di quelle neurodegenerative e, in primo luogo, [...]Leggi tutto »

"Vaiolo delle scimmie": dopo
il Covid, autorità più preparate

A metà agosto, l’OMS ha rotto gli indugi e dichiarato una nuova emergenza sanitaria globale, o public health emergency of international concern: quella che arriva dalla diffusione rapida e poco controllata del virus del vaiolo delle scimmie (o mpox), già presente in Africa, Europa e Asia. Si [...]Leggi tutto »

Medicina di genere: cure "disegnate" sulle differenze

Gender è un termine inglese che sta a indicare i comportamenti e i ruoli che società e cultura attribuiscono all’essere maschio oppure all’essere femmina. Così, quando nel 1991 l’ex-direttrice dei National Institutes of Health statunitensi, Bernadine Healy, utilizzò il riferimento al [...]Leggi tutto »

Tumori al cervello dei bambini: speranze dalle "CAR-T cells"

Lui, uno dei bambini più studiati al mondo, oggi ha cinque anni, e ogni due settimane ha un appuntamento cui non può mancare: quello con la somministrazione di una nuova dose di terapia. Deve continuare la cura, necessaria, per contrastare il tumore pericolosissimo che l’ha colpito quando di [...]Leggi tutto »

Ictus, poco utilizzata una cura che potrebbe ridurre i danni

Dal 2014 una nuova arma è a disposizione dei medici per la terapia dell’ictus ischemico: è la trombectomia meccanica, che consiste nella rimozione (meccanica appunto, per via endovascolare) del trombo che chiude uno dei vasi sanguigni del cervello, creando danni anche gravissimi. In pratica un [...]Leggi tutto »

Così gli studi sugli astronauti aiutano la medicina sulla Terra

Quella che è stata ufficialmente inaugurata alcune settimane fa dalla rivista Nature, con un insieme di 44 studi arricchiti da video, infografiche, commenti, protocolli e quant’altro, chiamato SOMA package, potrebbe essere l’inizio di una nuova era, per l’astromedicina e l’astrobiologia, [...]Leggi tutto »

C’è un’altra "pandemia":
quella di miopia fra i bambini

C’è un’epidemia silenziosa (se vogliamo usare questo termine) che continua a crescere in tutto il mondo da anni, e che durante la pandemia ha subìto un’accelerazione evidente: quella della miopia tra i bambini e i ragazzi. Il principale indiziato è la diminuzione del tempo passato [...]Leggi tutto »

Il sistema immunitario può innescare disturbi psichiatrici

Allucinazioni. Vuoti di memoria. Depressioni profonde. Crisi psicotiche. Insonnia. Questi e altri sono sintomi psichiatrici, tipicamente associati a malattie quali disturbo bipolare, schizofrenia, paranoia. Ma possono essere anche altro: possono essere le manifestazioni ultime di un’infiammazione [...]Leggi tutto »



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Lungo il fiume, in missione, parte la caccia ai nemici invisibili

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Provate a immaginare il nostro corpo come se fosse una nazione... Una nazione delimitata da lunghi confini, con poliziotti e soldati dappertutto, posti di blocco, caserme, per cercare di mantenere l’ordine pubblico e allontanare i nemici, perennemente in agguato.

Le acque dei numerosissimi fiumi e canali (i vasi sanguigni) vengono sorvegliate giorno e notte da un poderoso sistema di sicurezza. Ma non è facile mantenere l’ordine in una nazione che ha molti miliardi di abitanti, e altrettanti nemici e clandestini.

Le comunicazioni avvengono attraverso una rete di sottili cavi elettrici, oppure tramite valigette (gli ormoni e molti altri tipi di molecole), che vengono liberate nei corsi d’acqua. Ogni valigetta possiede una serie di codici riservati solo al destinatario, che così è in grado di riconoscerla e prelevarla appena la “incrocia”.

Le valigette possono contenere segnali d’allarme lanciati dalle pattuglie che stanno perlustrando i vari distretti dell’organismo e hanno bisogno di rinforzi. Fra i primi ad accorrere sono, di norma, gli agenti del reparto Mangia-Nemici (i monociti). Grazie alle istruzioni contenute nelle valigette, identificano all’istante il luogo da cui è partito l’allarme ed entrano aprendo una breccia nelle pareti.

Quando si trovano davanti ai nemici, i monociti si trasformano, accentuando la loro aggressività e la loro potenza. Diventano, così, agenti Grande-Bocca (i macrofagi). Come in un film di fantascienza, dal loro corpo spuntano prolungamenti che permettono di avvolgere gli avversari e catturarli rapidamente, dopo avere controllato i passaporti.

I nemici vengono inghiottiti, letteralmente, e chiusi in una capsula, all’interno del corpo degli agenti: una sorta di “camera della morte”. A questo punto scatta la loro uccisione, tramite liquidi corrosivi e digestivi, che li sciolgono.

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